
“L'affresco con il Cristo di Elías García
Martínez, rovinato dal restauro di Cecilia Gimenez
Giovedì
09 marzo, si è tenuto il consiglio comunale, avendo come punti all'ordine del
giorno,
l’approvazione
del Regolamento del Bilancio Partecipativo, a cui tutti i membri della
commissione hanno lavorato in modo collaborativo, ed in linea con il programma
elettorale del M5S.
È stata
riformulata la composizione della Commissione Speciale per “l’istituzione di
una Commissione di Indagine Conoscitiva, sullo stato di salute dei cittadini
vollesi e nessi causali”, su una mozione proposta dal M5S Volla. Di cui ne sarò
Coordinatore.
È stato
approvato il regolamento per l’accesso civico e accesso generalizzato, con
Delibera dell’ANAC N°1309 del 28/12/2016,
dove si è stabilito che tutti i cittadini avranno il diritto di accedere a dati
e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, al fine di favorire
forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al
dibattito pubblico (cittadini approfittate, chiedete pure agli uffici).
È stato approvato il regolamento per il Servizio di Vigilanza Scolastica ed il Regolamento delle Commissioni e del Consiglio Comunale, Art. 19 e 51, e su questo punto vorrei fare un focus.
In data 27 ottobre 2016 si è tenuto il Consiglio
Comunale avendo tra i punti all'ordine del giorno l’istituzione di 5 commissioni speciali.
Premesso che, durante lo
svolgimento del Consiglio Comunale anche il sottoscritto aveva espresso i
nominativi per la composizione delle Commissioni Speciali, andando
apparentemente in deroga a quanto stabilito dal dettato normativo, anche in
relazione al fatto che durante lo svolgimento del Consiglio Comunale, in mia
presenza non erano pervenute osservazioni in merito alle modalità di nomina,
nominando quindi, membri esterni nelle commissioni speciali.
Pur considerando una pratica consolidata dal 2001, in data 4 novembre 2016, avevo protocollato una richiesta di chiarimenti in relazione alla corretta interpretazione del regolamento, che a mio modesto parere, è stato scritto con i piedi, richiamando una maggiore attenzione all'art. 17 del Regolamento delle Commissioni, che recitava:
“Alle commissioni speciali possono essere chiamati a far parte anche componenti non appartenenti al Consiglio Comunale.”
A mio avviso, l’articolo, citava la partecipazione di componenti non appartenenti al Consiglio Comunale come supporto per ciascun gruppo, e non in sostituzione degli stessi, a questo mio dubbio in data 4 novembre 2016 protocollai una richiesta ponendo un semplice quesito. Il giorno 8 novembre 2016, il Segretario Generale mi informa con una nota, che anche lui aveva formulato un quesito di legittimità alla Prefettura.
Fin qui tutto, chiaro. Avevamo
espresso dei dubbi e chiesto un parere alla Prefettura di Napoli, che a sua volta aveva
rinviato al Ministero degli interni.
Ma accade che il giorno 12 gennaio viene convocata la prima commissione per la modifica dello statuto e del Consiglio Comunale, senza attendere il parere dalla Prefettura. Il 19 gennaio un'altra commissione con successivo rinvio al 26 gennaio.
A quel punto considerando che non si era atteso un parere di legittimità per la composizione delle commissioni, sono stato costretto ad incontrare prima e scrivere dopo al Prefetto di Napoli. A questo mio legittimo quesito ho subito attacchi su tutti i fronti. Incompetente, ignorante, impara a leggere le carte, e sono solo alcune delle affermazioni a me rivolte. Il giorno 31/01/2017 il Segretario Generale mi notifica la risposta pervenuta dalla Prefettura di Napoli che ci dava ragione, invitando l’ente, in modo molto garbato, a modificare l’articolo del regolamento e di riformulare la composizione delle Commissioni Speciali.
Ultimo punto fondamentale dell’ordine del giorno, è la Mozione presentata dal sottoscritto pochi secondi prima dell’inizio del Consiglio Comunale. La mozione presentata, era volta ad indirizzare all’Amministrazione vollese ad aderire alla manifestazione di interesse lanciata dalla Regione Campania, per l’istallazione di Compostiere di Quartiere, concesse ai Comuni gratuitamente.
Questo provvedimento se approvato, avrebbe permesso ai cittadini vollesi di
poter risparmiare sulla tassa dei rifiuti, non meno del 20%!
Ma dopo la relazione fatta in aula, ho dovuto apprendere con grande dispiacere,
che l’Assessore oltre a sminuire l’importanza di questa grossa opportunità, senza spiegarci quale proposta alternativa
avesse nel suo programma, ha invitato i consiglieri a votare contro la mozione da me presentata. E bene ricordare,
che l’Assessore, non ha diritto di voto, e non credo possa condizionare i
consiglieri dicendogli cosa votare, a mio avviso si chiama ingerenza, e
conoscendo i consiglieri, anche se in alcune cose hanno idee diverse dalle
nostre, ritengo siano capaci di poter decidere in piena autonomia.
La mozione viene bocciata. Sono 5 voti a
favore (Vaccaro Sergio, Manfellotti
V., Viola Domenico, Montanino Raffaele e Aprea Ivan.), contro gli 8 voti contrari (Damiano Domenico, Russo
Ivan, Iannone Angelo, Barone Salvatore, Sarnataro Carmine, De Simone Gennaro, Di
Marzo Pasquale), 1 Astenuto (Donato Lino).
Questo è lo stato dell’arte, per adesso i cittadini continueranno a pagare la tassa sui rifiuti senza alcuna premialità. L’alternativa al conferimento della frazione organica oltre alla proposta da noi avanzata, non c’è. E se questa proposta dovesse arrivare come “proposta migliorativa” nel prossimo bando che si terrà a breve dai privati, accetterà secondo voi?
Ma noi andiamo oltre, “per il bene del paese” vi annunciamo che su proposta dei Consiglieri Regionali Campani del M5S, la manifestazione di interesse è stata prorogata fino al 30 marzo 2017.
Noi ritenteremo, ma credo sia fondamentale
che i cittadini vollesi mostrino
all’Assessore di voler cambiare, per risparmiare sulla tassa rifiuti tutelando
anche l’Ambiente, oppure liberi di scegliere se continuare ad interrare o
bruciare rifiuti.
La compostiera trasforma i rifiuti organici e sfalci da potatura in fertilizzante. {Apri l'allegato in basso}
L’attuale sistema politico vollese, mi ricorda un po Willy il Coyote. Quando oltrepassa il precipizio e resta sospeso. Sospeso, e sotto c’è un baratro di 1000 metri, ma non guarda giù, resta sospeso e noi a gridare, guardate giù, guardate giù.
Ciò che cerco di spiegare, è che il cambiamento avviene anche se si persiste a negarlo. Se vogliamo che questo paese cambi in meglio, bisogna pensare ad un paese dove la crescita della cultura, la crescita dell’intelligenza, la crescita dei rapporti umani, dell’ambiente, della vita, siano i punti cardini. Lo possiamo fare solo se determinati a voler cambiare per migliorarlo, non vorrei che il cambiamento avvenisse come il restauro maldestro di Cecilia Gimenez sul dipinto "Ecce Homo".
Non
abbiamo alternative, facciamolo per le future generazioni.