
TERZO V DAY, a tutti i miei compagni d'avventura e di viaggio a Genova. INDIMENTICABILI, TUTTI.
Partenza sprint alle 8.20 tra le urla di Enrico Conelli mischiate a quelle delle vocalist dei Pink Floyd. Inizio urlante e sconvolgente per Agrippino, ( il nostro autista, ma dire autista è riduttivo ...).
Perplesso, sopporta per bene mezz'ora la nostra musica poi sbotta:
"Ma chest nun è musica!! Kest è rummore!! Nun ce sta manc a melodia!
Stizzito spegne lo stereo. Noi a malincuore ci adattiamo, mentre Enrico Conelli che sa sempre di tutto di più, insiste appassionatamente a spiegare nei dettagli il pezzo dei Pink Floyd.
Agrippino ha i capelli bianchi, una faccia apparentemente truce e sappiamo che lui è l'autista che si accontenta, lui è l'autista di ripiego, quello che non è mai stato a Genova ma solo nei percorsi di Padre Pio. Ci svela che non è mai stato a Genova solo all'arrivo, per non spaventarci. Però, durante il viaggio, tra un "falco" che lo assale rischiando di sbattere sul parabrezza e un giubbino (il suo) che cadendo attenta alla sua visibilità, confessa: O MAST è NA MERD!!"
E' un chiaro riferimento alla necessità di doversi precipitare a lavoro all'improvviso di sabato mattina perché l'altro autista, come si dice in gergo, "CI AVEVA APPESI" per ovvi motivi economici ( paga troppo bassa).
Non mancano i discorsi erotici misti ai momenti enogastronomici, per cui, tra un'ottima pizza margherita e un'eccellente pasticceria fatta in casa, s'insinua un discorso soft-porno. Tutto ruota intorno ad un perizoma femminile colore rosso fuoco, rigorosamente merlettato, con cerniera sul davanti. Il sogno erotico del nostro autista: vederlo addosso ad una rossa naturale.
Noi donne del pullman ci siamo ripromesse di regalarcelo per Capodanno.
Agrippino ha gusti culinari molto semplici: maiale e mucca. Niente pollami: né polli né fagiani e neppure la trippa come il buon Enrico suggerisce. Enrico, bisogna dirlo, gode di stima profonda da parte del nostro Agrippino, che infatti comincia a chiamarlo DOTTORE e poi in un impeto di condivisione e partecipazione sbotta in un: "IO VE POZZ PURTa' E VOT E TUTT O PALAZZ!!"
Qualcuno tenta di spiegargli che non funziona così e aggiunge: Ma tu ce l'hai i figli?, Falli partecipare. Agrippino visibilmente alterato ribatte: "MA IO TENG NU FIGLI E 11 ANNI E NAT' E 7 ARO' E PORT?! LI VUOI VEDERE??
Ed ecco che prendono a girare le foto dei bimbi con successivo applauso. E tra un applauso e l'altro continuiamo ad ingerire dolci al cioccolato, taralli, birra, e altro, senza mai superare due ore di digiuno. Addirittura mettiamo ai voti l'apertura della pizza di scarole. C'era il rischio di pranzare alle 15.00 ma la maggioranza si è espressa a favore di una distribuzione immediata. QUANDO SI DICE IL VOTO DI PANCIA!
Intanto qualcuno tra i passeggeri si accorge che il cruscotto è pieno di spie lampeggianti: abbondano gli arancioni e i rossi. Tina Formisani comincia a pregare. Però poi, quando mi giro, la trovo che dorme.
Mi tranquillizzo, penso: se lei dorme vuol dire che va tutto bene. Durante il viaggio facciamo varie soste, anche per fare il pieno e durante una di queste soste, un'altra confessione di Agrippino: NUN SACCIO MANC SI CIA FACCI CU E SORD DA NAFT!!"
Agrippino guida, ma non gli basta No!! VUOLE DI PIU'! Vuole comunicare e allora telefona ai figli, alla moglie e ad altri/e con i/le quali sembra molto intimo.
Spesso, improvvisamente, preso da attacchi di entusiasmo lascia il manubrio e si lancia in movimenti danzanti con le mani alla Lorella Cuccarini. Sorride, ride, e si volta per parlare con noi, ignorando del tutto di guardare la strada. Viene rimproverato più volte e allora decide (forse per ripicca) che è arrivato il momento di passare ai sorpassi e alle invettive gesticolanti contro gli automobilisti. A 20 km di distanza dalla meta, ci accorgiamo che il vento ci viene in soccorso e ci spinge velocemente all'arrivo. Infrazioni commesse: Solo un semaforo rosso non rispettato e una corsia per autobus cittadini occupata per errore.
Infine un parcheggio selvaggio fuori dall'hotel, incurante dei clacson delle macchine che non riescono più a passare. Prendiamo i bagagli e lo salutiamo. MA INVECE NO!!!
Lui, quasi in lacrime napulitane, ci chiede aiuto: non conosce la città e non sa dove parcheggiare.Enrico Conelli e Domenico De Lorenzo s'immolano per la causa ( da bravi movimentisti quali sono).
Ecco ,noi siamo andati davvero OLTRE . Dopo quest'esperienza nulla ci spaventa. In alto i cuori!!
GRAZIE A Anna Maria Napolitano
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